I Vangeli: via dell’amore

    Per mezzo dei Vangeli viene annunciato al mondo che Gesù è il Figlio di Dio inviato sulla terra per salvare l’uomo dal peccato. Egli è venuto in mezzo a noi da uomo, cioè come uno di noi, per farci da guida ed indicarci la retta via da seguire per combattere e sconfiggere il male che condiziona la nostra vita.
    La società odierna, spesso condizionata passivamente dai “messaggi” provenienti dal mondo dei mass-media, attraverso modelli desunti dalla scienza, dall’economia e dalla politica, con martellante sistematicità disorienta l’uomo del nuovo millennio inducendolo ad identificare il benessere nella soddisfazione dei propri bisogni materiali. L’esperienza quotidiana però ci fa rilevare che l’accoglienza di “fedi” scaturenti unicamente da esigenze egoistiche sfocia nell’uomo spesso in insoddisfazioni e in profonde contraddizioni; certamente non gli consente di raggiungere una “vera” serenità interiore né, tanto meno, l’agognata felicità.
    Attraverso i Vangeli Dio, nostro Padre, ha inviato un messaggio spirituale di salvezza che, nella conversione, chiama l’uomo a fare una scelta, quella di Cristo e del Vangelo, e a tradurla in concretezza di vita. L’adesione di fede diventa così il modello etico che trova in Gesù la Via, la Verità e la Vita. Gesù stesso afferma che, per il raggiungimento di questi obiettivi, non basta la logica razionale o quella del bisogno materiale, ma è necessario dare ascolto al cuore con umiltà e obbedienza, intraprendendo, cioè, la via dell’amore e della fratellanza. Questa rappresenta non solo il modello autentico e concreto di vivere la fede in Gesù Cristo, ma anche una chiave di lettura in grado di mettere l’uomo nelle condizioni di affrontare le avversità, i grandi e i piccoli problemi della vita, suggerendogli un percorso da seguire libero da ogni prevaricante raziocinio, finalizzato al raggiungimento della pace interiore.
    La via dell’amore, pertanto, è in grado di indicare, anche, la terapia per mezzo della quale l’uomo può realizzare la propria umanità e recuperare l’eventuale equilibrio interiore perduto a causa delle inevitabili inquietudini del quotidiano. Certamente i problemi spesso potranno rimanere irrisolti, ma sicuramente cambierà il modo di vederli e di capirli, di affrontarli, nella sicurezza che non saremo più soli, in quanto Dio Padre, buono e misericordioso, attraverso la sua Parola ci potrà venire in aiuto in qualsiasi momento. È attraverso la via dell’amore che Dio Padre dà a ciascuno di noi la possibilità di verificare l’autenticità della propria fede in Cristo, perché ci chiede di amare tutti, anche quelli che non la pensano come noi, perfino i nemici, e di perdonare fino a settanta volte sette, cioè sempre, senza limiti. Il perdono, verso chi ci ha procurato un’offesa o ci ha arrecato del male, va vissuto come un atto di umiltà e di compassione che deve scaturire dall’intimo della nostra coscienza, dal cuore, e difficilmente potrà essere frutto di un calcolo razionale. Gesù sottolinea il dovere del perdono reciproco, perché il rancore nei confronti del prossimo potrebbe diventare uno schermo che interrompe il dialogo con Dio. È questa la via che Gesù non solo ci ha insegnato, ma che per primo ha messo in pratica per se stesso e per noi.
    In un mondo contemporaneo immerso nell’indifferenza e nell’arroganza, nella violenza e nella prevaricazione, Gesù, attraverso i Vangeli, ci fa scoprire che la vera dimensione della vita e il vero senso dell’esistenza consistono nell’affidarsi liberamente all’altro per amore: un principio a fondamento di ogni rapporto umano e di convivenza, una condizione essenziale e imprescindibile per chiunque oggi si dichiari impegnato nella costruzione della PACE fra i popoli. Questa è una verità che racchiude in sé tutto il mistero della fede, è il nucleo centrale del messaggio cristiano e il termine di confronto nel dialogo interreligioso. È anche una sfida rivolta a colui il quale che, dopo aver percorso con insuccesso tutte le strade volte alla comprensione delle problematiche esistenziali, ora è chiamato a contemplare il mistero dell’Unica Persona che può dare una risposta ai suoi e ai grandi perché.