Perché una lettura unificata dei Vangeli?

    Certamente ogni Vangelo ha una sua precisa peculiarità kerygmatica, un suo modo caratteristico di raccontare la storia di Gesù e di porne in luce il significato salvifico. Un approccio metodologico-analitico dei Vangeli che si riferisce alla prospettiva catechetica del singolo evangelista-redattore ne evidenzia sicuramente la sua personalità, la sensibilità e gli intenti. Ma questo criterio potrebbe rivelarsi riduttivo per il comune credente, in difficoltà nel cogliere la visione unitaria del messaggio evangelico; potrebbe risultare anche insufficiente per focalizzare organicamente la figura di Gesù.
    La lettura unificata dei Vangeli, invece, mettendo in luce la globalità, può rappresentare una “nuova chiave di lettura” che consente di recepire con più immediatezza l’essenza del messaggio veicolato dai Vangeli e di comprenderne l’evoluzione che esso subisce, in senso teologico-spirituale, anche attraverso l’aiuto fornito dalla operazione di trascrizione comparata.
    L’approccio preparatorio, attraverso la lettura unificata, consentirà al credente, successivamente, di potersi addentrare nel particolare del singolo Vangelo, con maggiore interesse e facilità di lettura, essendo in possesso dei mezzi basilari e necessari per la comprensione dell’esperienza kerygmatica contenuta nel testo del singolo evangelista-redattore.